Sembra un incontro dedicato solo ad uomini col cravattino, editori, autori. Era
invece affollato anche da molte donne, molte editrici, moltissime autrici.
Se ne
sarà accorta l'organizzazione? speriamo...
domenica 26 novembre 2017
non più nel nome del Padre
la Chiesa Luterana di Svezia ha stabilito di parlare genericamente di Dio senza dargli connotazioni maschili (Padre, misericordioso, ecc).
"Da un punto di vista prettamente teologico, sappiamo che Dio è oltre le nostre determinazioni di genere. Dio non è umano" ha affermato il capo della Chiesa svedese, l'arcivescova Antje Jackelén"
la notizia per intero è sul seguente link:
http://www.huffingtonpost.it/2017/11/24/la-chiesa-di-svezia-non-dira-piu-signore-o-lui-per-riferirsi-a-dio-adottera-un-linguaggio-neutro-nel-genere_a_23287161/?utm_hp_ref=it-homepage
"Da un punto di vista prettamente teologico, sappiamo che Dio è oltre le nostre determinazioni di genere. Dio non è umano" ha affermato il capo della Chiesa svedese, l'arcivescova Antje Jackelén"
la notizia per intero è sul seguente link:
http://www.huffingtonpost.it/2017/11/24/la-chiesa-di-svezia-non-dira-piu-signore-o-lui-per-riferirsi-a-dio-adottera-un-linguaggio-neutro-nel-genere_a_23287161/?utm_hp_ref=it-homepage
lunedì 13 novembre 2017
mercoledì 8 novembre 2017
domenica 29 ottobre 2017
Incredibile ma vero è il calendario del 2018!
Questo calendario è distribuito capillarmente. Tutte le altre illustrazioni sono simili. E noi lo facciamo girare!
sabato 21 ottobre 2017
qui anche loro possono attraversare la strada :-)
Attraversamento pedonale a San Sperate, paesino del Basso Campidano, in Sardegna. All'altro estremo la carrozzina è azzurra.
lunedì 18 settembre 2017
BUONI ESEMPI
UNA RISPOSTA POSITIVA
San Dorligo della Valle : EL, 2016
Grandissimi
Abstract: Il volume racconta un "grandissimo", con la voce di un autore e la mano di un
illustratore. Le ultime pagine del volume offrono una brevissima
appendice con i luoghi o le opere legati al personaggio
e sopravvissuti fino a noi: in questo modo, se e quando vorrà, il
lettore potrà ripercorrere le tracce del suo beniamino,
scoprendolo ancora più vicino. Perché a essere grandissimi si comincia da
piccoli! In questo volume Frida Kalho: ribelle, anticonformista,… [leggi tutto
Il 14/09/2017 19:31, matilde baroni ha scritto:
Al responsabile di Bibliolandia signor Cerri
Buongiorno, si possono correggere le molte schede sbagliate come questa?
Come si può fare?grazie
una utente di bibliolandia. Matilde Baroni
Ecco la risposta
-- Da: Roberto Cerri - Comune di Pontedera <r.cerri@comune.pontedera.pi.
Date: 14 settembre 2017 19:58
Oggetto: Re: Fwd: linguaggi inesatti
A: matilde baroni <2012pianopianopiano@gmail.com
controlleremo i testi
grazie
venerdì 8 settembre 2017
Gerarchie di valori e linguaggio sessista
Bianco e Nero, Nord e Sud, alto e
basso, uomo e donna, maschio e femmina, marito e moglie, fratello e
sorella …..
Quando nel parlare o
nello scrivere di una coppia nomino prima un elemento poi l'altro
vuol dire che la mia mente di quella coppia ritiene più importante
il primo; poi viene l'altro.
Non esiste alcuna regola
grammaticale che ci obblighi a questa gerarchia se non sto
esplicitamente descrivendo una gerarchia. Posso dire di una foto che
è in nero e bianco, che esistono differenze climatiche tra Sud e
Nord, avrei potuto chiamare il capolavoro pace e guerra (ma
ci avrebbe quel titolo attratte abbastanza? la guerra attrae di più
che la pace considerata noiosa. I film di guerra sono famosi i film
di pace meno). Fine della digressione.
La gerarchia dei
valori nelle nostre menti e il linguaggio sessista e discriminante.
Se in un libro, ma nel
parlato è la stessa cosa, trovo di continuo scritto l'uomo e la
donna, il maschile è il femminile, il fratello e la sorella, marito
e moglie, figlio e figlia e così via, vuol dire che nella testa di
chi scrive il maschile viene per primo, cioè vale di più e così
con un uso apparentemente innocente del linguaggio che in fondo cita
tutti e due i generi, giorno dopo giorno ficco nella testa di chi
ascolta questa naturale e semplice verità: il maschile viene prima
perché vale di più e inoltre se viene per prima nel linguaggio che
piano piano si è formato vuol dire che valeva di più .
Questo uso gerarchico lo
si trova dappertutto: nella letteratura, nei saggi scientifici, negli
scritti di psicoanalisi, di religioni, di meditazioni e persino in
quasi tutta la produzione femminista.
Soltanto da alcuni anni e
soltanto alcune autrici alternano in modo non meccanico e fiscale
prima un genere e poi l'altro a dare anche a chi legge un segnale, un
esempio pratico, senza farne per forza in quella sede una teoria.
Rileggere oggi i nostri testi importanti del primo femminismo e
trovarli pieni di questo tipo gerarchico di scrivere prima mi ha
fatta arrabbiare, mi sono sentita tradita da donne come Irrigaray,
Muraro ,Kristeva… poi invece proprio questa scoperta mi ha
invogliata a continuare lo studio e il contrasto delle varie forme
del linguaggio sessista di cui questo scritto vuole essere un
contributo.
Ci vuole tempo. Ci sono
voluti decenni per poter vedere che non era sessista solo dire “i
cittadini” per intendere donne e uomini, ma che è sessista anche
dire e scrivere “i cittadini e le cittadine” se lo si scrive e
dice sempre in questo ordine.
Proviamo a cominciare
noi e da subito. Notiamolo e facciamolo notare.
E’ tardi ma non è mai troppo tardi.
Matilde
Baroni- ex gruppo il sessismo nei linguaggi
Pisa
settembre 2017
martedì 22 agosto 2017
venerdì 11 agosto 2017
Circolare alle due Camere del Parlamento
http://www.liberoquotidiano. it/news/personaggi/13215477/ laura-boldrini--circolare--da- settembre-il-segretario- diventa-segretaria-.html#. WY3IdLXpsBc.gmail
mercoledì 26 luglio 2017
anche le biblioteche usano il linguaggio sessista
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i post di Matilde
B.
domenica 23 luglio 2017
giovedì 20 luglio 2017
...qualcosa non torna...
...aguzzate la vista: cosa non torna?
...come potreste scriverlo meglio?
aspettiamo vostri suggerimenti e commenti: scriveteci (ilsessismoneilinguaggi@gmail.com) !☺
...come potreste scriverlo meglio?
aspettiamo vostri suggerimenti e commenti: scriveteci (ilsessismoneilinguaggi@gmail.com) !☺
giovedì 29 giugno 2017
sabato 10 giugno 2017
IO CI SONO E LO DICO!
opuscolo della Società italiana delle Letterate.
lo potete scaricare qui:
http://web.unitn.it/files/download/22790/pieghevole_sil_ioci_sono_e_lo_dico_b.pdf
buona lettura!
lo potete scaricare qui:
http://web.unitn.it/files/download/22790/pieghevole_sil_ioci_sono_e_lo_dico_b.pdf
buona lettura!
venerdì 9 giugno 2017
qualche buon esempio
La trasmissione scientifica MOEBIUS su
radio Il sole 24 ore si apre e chiude sempre con “Un saluto alle
ascoltatrici e agli ascoltatori”
Le puntate delle domeniche del mese di
Maggio 2017 della trasmissione Uomini e Profeti condotte dal teologo
Paolo Ricca sono state rivolte “Alle ascoltatrici e agli
ascoltatori”
...non ci vuole poi molto, e noi donne ci sentiamo meglio! :-)
venerdì 19 maggio 2017
I cartelloni della II D dell'Istituto Niccolini di San Giuliano
Tempo fa sono
stati prestati all'Istituto Niccolini di San Giuliano Terme (Pisa)
alcuni cartelloni della mostra sul "sessismo nei linguaggi
parlato e figurato" del gruppo di Pisa.
La classe II° D
della scuola media coordinata dalla professoressa Simona Cerrai,
ispirandosi ai cartelloni del nostro gruppo,ha elaborato, dei
nuovi cartelloni a formare una Nuova Mostra le cui foto
abbiamo inserite qui nel blog.
Ci
complimentiamo con tutt* per questo creativo lavoro. Se in seguito
farete qualcosa di analogo ce lo potete mandare all'indirizzo che
trovate sul blog. Buon lavoro, buona creatività!
giovedì 18 maggio 2017
mercoledì 17 maggio 2017
MAN MADE LANGUAGE
Da oggi è consultabile sulla rete Bibliolandia il libro di Dale Spender:
"Man made language"
edito da Pandora nel 1991.
Il libro, in lingua inglese, è uno dei testi più importanti sul linguaggio di genere.
lunedì 17 aprile 2017
8 marzo nell'altro emisfero (per la serie: semafori)
8 marzo a Melbourne: semaforo al femminile contro i pregiudizi
giovedì 13 aprile 2017
dal linguaggio di genere alla prevenzione del femminicidio
ci fa piacere pubblicare anche questa notizia che esce - giustamente! - in contemporanea a quella sul linguaggio di genere pubblicata poco fa:
Dal Consiglio
comunale di Firenze
Il Consiglio
comunale ha approvato all'unanimità la Risoluzione "Azioni per contrastare
il femminicidio" proposta da Donella Verdi, Tommaso Grassi e Giacomo Trombi
del Gruppo Firenze Riparte a Sinistra.
"Visto il dilagare del fenomeno della violenza maschile sulle donne, i dati allarmanti forniti dall'ISTAT ma, sottostimati poiché la violenza domestica e molto difficile da far emergere, occorrono – afferma Donella Verdi – provvedimenti strutturali che diano piena applicazione alla Convenzione di Istanbul, ratificata dall'Italia nel 2013 agendo sull'educazione, la formazione e la prevenzione e inserendo l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole di ogni ordine e grado applicando il Codice Polite ai contenuti dei libri di testo.
Nella Risoluzione, tra le altre cose – aggiunge Donella Verdi – si chiede al al Governo di mettere a disposizione i fondi previsti dalla Legge 119 del 2013 sul femminicidio per il Piano Straordinario contro la violenza alle donne, di aumentare le risorse per case rifugio e centri antiviolenza, adeguata formazione a chi opera nel settore e risorse per la protezione alle donne che denunciano".
"Visto il dilagare del fenomeno della violenza maschile sulle donne, i dati allarmanti forniti dall'ISTAT ma, sottostimati poiché la violenza domestica e molto difficile da far emergere, occorrono – afferma Donella Verdi – provvedimenti strutturali che diano piena applicazione alla Convenzione di Istanbul, ratificata dall'Italia nel 2013 agendo sull'educazione, la formazione e la prevenzione e inserendo l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole di ogni ordine e grado applicando il Codice Polite ai contenuti dei libri di testo.
Nella Risoluzione, tra le altre cose – aggiunge Donella Verdi – si chiede al al Governo di mettere a disposizione i fondi previsti dalla Legge 119 del 2013 sul femminicidio per il Piano Straordinario contro la violenza alle donne, di aumentare le risorse per case rifugio e centri antiviolenza, adeguata formazione a chi opera nel settore e risorse per la protezione alle donne che denunciano".
10/04/2017 Linguaggio di genere in tutti i regolamenti del Comune di Firenze
Approvata
deliberazione presentato dal gruppo Firenze Riparte a Sinistra
Il Consiglio
comunale ha approvato oggi, con 27 voti a favore e 2 contrari (a favore: FRS,
PD, MDP, La Scaletti - Firenze Viva, Cinque Stelle, Misto; Contrari: Forza
Italia), la deliberazione di modifica dello Statuto proposta dal Gruppo
consiliare di Firenze Riparte a Sinistra (Donella Verdi, Tommaso Grassi e
Giacomo Trombi), atto che introduce il linguaggio di genere in ogni nuovo
regolamento e l'adeguamento degli altri al momento in cui si introduca
qualunque modifica.
Questa delibera – spiega la consigliera di Firenze
riparte a sinistra Donella Verdi – ha l'intento di dare seguito, come già
fatto in fase di riscrittura del Regolamento del Consiglio comunale, al prezioso
lavoro sulla parità di genere fatto nella precedente consiliatura per volontà
del Comitato e Commissione per le Pari Opportunità.
Un lavoro che ha portato all'adozione delle "Linee Guida per l'uso del genere nel linguaggio amministrativo", anche grazie alla fondamentale collaborazione dell'Accademia della Crusca, che la nostra Città ha l'onore di ospitare, dell'Università di Firenze e Modena e della Professoressa, esperta linguista, Cecilia Robustelli.
Si tratta del primo progetto di questo genere in Italia e offre un concreto punto di riferimento per l'adeguamento del linguaggio di genere nei testi dell'amministrazione pubblica, con lo scopo di adottare un linguaggio non discriminante, che valorizzi la presenza e il riconoscimento delle donne e che garantisca un linguaggio rispettoso dell'identità di genere, ma mantenendo allo stesso tempo la chiarezza dei testi.
E' un ulteriore fondamentale passo per uscire dalla parità come omologazione al modello maschile, nonostante che le donne ricoprano, ormai, ogni genere di carica, istituzionale e professionale, ma restando troppo spesso nascoste in un linguaggio grammaticalmente tutto al maschile, che di fatto le rende invisibili.Nonostante tutto questo lavoro, però, sono ancora forti le resistenze ad adattare il linguaggio alla nuova realtà sociale e si continua a definire le donne grammaticalmente al maschile: una donna può essere "incinta" ma resta sempre "ministro". Si dice che ci sono argomenti più importanti per cui le donne dovrebbero battersi o c'è chi lamenta la bruttezza delle declinazioni. Eppure maestra, infermiera, cuoca, modella, lavandaia, commessa, segretaria non suscitano stupore, ma son certa che creerebbe molto stupore dire "sindaca" o "ministra" rivolgendosi a un uomo. E quindi si tratta non di una ragione linguistica, ma una ragione di tipo culturale.
E' necessario, come ci sta indicando l'Accademia della Crusca – conclude la consigliera di Firenze riparte a Sinistra Donella Verdi – andare incontro anche a questo necessario cambiamento culturale attraverso l'evoluzione della lingua. Perché un uso della lingua italiana consapevole non è elemento secondario al raggiungimento dei diritti e alle grandi battaglie, ma ne è parte essenziale, perché contribuisce a rappresentare con le nostre parole il riconoscimento pieno delle donne nella società e nella cittadinanza. (s.spa.)
Un lavoro che ha portato all'adozione delle "Linee Guida per l'uso del genere nel linguaggio amministrativo", anche grazie alla fondamentale collaborazione dell'Accademia della Crusca, che la nostra Città ha l'onore di ospitare, dell'Università di Firenze e Modena e della Professoressa, esperta linguista, Cecilia Robustelli.
Si tratta del primo progetto di questo genere in Italia e offre un concreto punto di riferimento per l'adeguamento del linguaggio di genere nei testi dell'amministrazione pubblica, con lo scopo di adottare un linguaggio non discriminante, che valorizzi la presenza e il riconoscimento delle donne e che garantisca un linguaggio rispettoso dell'identità di genere, ma mantenendo allo stesso tempo la chiarezza dei testi.
E' un ulteriore fondamentale passo per uscire dalla parità come omologazione al modello maschile, nonostante che le donne ricoprano, ormai, ogni genere di carica, istituzionale e professionale, ma restando troppo spesso nascoste in un linguaggio grammaticalmente tutto al maschile, che di fatto le rende invisibili.Nonostante tutto questo lavoro, però, sono ancora forti le resistenze ad adattare il linguaggio alla nuova realtà sociale e si continua a definire le donne grammaticalmente al maschile: una donna può essere "incinta" ma resta sempre "ministro". Si dice che ci sono argomenti più importanti per cui le donne dovrebbero battersi o c'è chi lamenta la bruttezza delle declinazioni. Eppure maestra, infermiera, cuoca, modella, lavandaia, commessa, segretaria non suscitano stupore, ma son certa che creerebbe molto stupore dire "sindaca" o "ministra" rivolgendosi a un uomo. E quindi si tratta non di una ragione linguistica, ma una ragione di tipo culturale.
E' necessario, come ci sta indicando l'Accademia della Crusca – conclude la consigliera di Firenze riparte a Sinistra Donella Verdi – andare incontro anche a questo necessario cambiamento culturale attraverso l'evoluzione della lingua. Perché un uso della lingua italiana consapevole non è elemento secondario al raggiungimento dei diritti e alle grandi battaglie, ma ne è parte essenziale, perché contribuisce a rappresentare con le nostre parole il riconoscimento pieno delle donne nella società e nella cittadinanza. (s.spa.)
domenica 9 aprile 2017
semafori a Londra (l'anno scorso)
https://www.londradavivere.com/news/curiosita-news/i-semafori-di-londra-omaggiano-le-diversita-sessuali-in-occasione-del-pride-in-london/
giovedì 6 aprile 2017
giovedì 30 marzo 2017
giovedì 9 febbraio 2017
Car* tutt*,
è con
dispiacere che dobbiamo comunicarvi che da gennaio 2017 il
Gruppo “il sessismo nei linguaggi” della Casa della Donna di Pisa
di cui questo blog era la vetrina ha interrotte le proprie attività.
Dopo tanti anni di impegno non eravamo più nella possibilità di
intraprendere nuove iniziative né di portare avanti con cura quelle
già in corso.
Convinte che quanto seminato negli anni da questo
Gruppo dia nel tempo buoni frutti ringraziamo tutte le persone che
nei modi più diversi hanno collaborato con noi.
Abbiamo deciso di non
cancellare questo Blog perché è un prezioso archivio di dati,
documenti, foto utili e consultato per interesse, ricerche, tesi ecc.
Appena possibile
aggiorneremo alla nuova situazione alcune scritte che ancora appaiono
sul Blog.
Rimane attivo anche l’indirizzo mail al quale potete continuare a
scrivere. Compatibilmente con le proprie disponibilità alcune di
noi risponderanno alle mail e aggiorneranno il Blog.
Ci auguriamo che nascano
tanti altri gruppi su questo tema ancora poco valorizzato ma secondo
noi di fondamentale importanza nella variegata opposizione al
patriarcato!
Ci
siamo anche molto divertite 😀
giovedì 12 gennaio 2017
...eppur si muove!!
vi mostriamo come l'Ufficio Anagrafe del Comune di Pisa, pensiamo anche grazie al nostro intervento, in due anni ha cambiato qualcosa....
prima:
...e dopo: