martedì 4 dicembre 2018

consiglio di lettura

Che genere di lingua? Sessismo e potere discriminatorio delle parole (a cura di Maria Serena Sapegno), ed Carocci. 2010

giovedì 22 novembre 2018

si ragiona già in terza elementare!

questa è una pagina degli esercizi di Italiano in un libro di testo adottato in terza elementare...che ne dite?


Questo è il nostro volantino dell'anno scorso per il 25 novembre...alcune cose sono migliorate, l'interesse per il linguaggio non sessista si sta diffondendo...molto resta ancora da fare!

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venerdì 9 novembre 2018

Scuola Normale: il discorso del rettore

Pubblichiamo qui uno stralcio del discorso tenuto dal rettore Vincenzo Barone della Scuola Normale Superiore di Pisa, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018-2019.
Il discorso che ha destato l'attenzione dell'opinione pubblica perché affronta il tema della parità e disparità di genere anche all'interno dell'istituzione accademica:

Dobbiamo essere un Laboratorio che sperimenta opzioni didattiche e di ricerca, crea nuovi interessi… smuove le acque. Sì, dobbiamo promuovere e incoraggiare discussioni, anche se possono suscitare critiche. Come è successo con il nostro regolamento, primo in Italia, sul reclutamento dei professori (e professoresse) di prima e seconda fascia: a parità di merito, ripeto a parità di merito tra due candidati, si doveva assegnare una preferenza per il genere in netta minoranza al momento dell’assunzione. Non parlammo di uomini e donne, ma di genere in minoranza. Fu una decisione che provocò un vespaio di polemiche: qualcuno addirittura lo tacciò di incostituzionalità, quando invece è la Costituzione che ci chiede di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Dobbiamo riabituarci a questa funzione civica, ciascuno di noi lo deve fare. La Scuola Normale, la Scuola che guarda alle sole discipline di base, quelle su cui viene costruito tutto l’edificio formativo, deve essere, restare, libera, non legata a mode contingenti, non asservita al mercato, ma al progresso della scienza, della cultura, e della coscienza civica dei cittadini.
E torno, insisto, sulla parità di genere. Tra i 76 studenti entrati quest’anno al primo e quarto anno del Corso ordinario, 63 sono ragazzi e solo 13 sono ragazze. Complessivamente il corso ordinario, a dicembre 2017, registrava 233 ragazzi e 61 ragazze. Ecco, io penso che ci sia molto da fare, a partire dall’educazione nelle famiglie, e poi nelle scuole, per sanare una disparità che palesemente non rispecchia le reali capacità degli individui. La Scuola Normale è una montagna, è vero, e il concorso di ammissione è il picco più alto da scalare e che per giunta si affronta subito: ma come si fa a pensare che ci sia un genere naturalmente predisposto ad affrontare simili prove e un genere che invece non è predisposto? Che c’è un genere naturalmente dotato per le scienze e un genere no? Le nostre allieve di Scienze, per quanto poche, dimostrano proprio il contrario, si distinguono in tutto e per tutto come i più numerosi colleghi uomini, e se c’è un Alessio Figalli al Politecnico di Zurigo, sempre al Politecnico di Zurigo c’è una giovanissima matematica, Maria Colombo, fellow ed ex Normalista.
Quindi, dovremmo riflettere sull’esiguo numero di domande che abbiamo in ingresso da parte di studentesse. Il concorso di ammissione si supera avendo intraprendenza: ci vuole un po’ di arditezza nel presentare la candidatura (quest’anno il 70% di domande è arrivato da ragazzi, il 30% da ragazze) ci vuole una buona dose di coraggio, anche di faccia tosta, in sede di esame,  serve non avere timori reverenziali e sapere osare: nell’associare i temi discussi, nel comparare i dati, nell’azzardare ipotesi. Ecco, io penso che queste caratteristiche, che non sono tanto intellettuali quanto sociali, comportamentali, dipendano da retaggi culturali che incoraggiano l’intraprendenza e la sicurezza di sé come doti da coltivare e incoraggiare negli uomini, e non nelle donne. E penso che la nostra società abbia ancora molta strada da compiere, a partire dall’educazione prescolare, nel forgiare l’immaginario infantile e gli orizzonti di attesa dei nostri figli e figlie. Forse qualcosa sta cambiando, forse tra qualche anno le famiglie, le scuole, chi produce intrattenimento, offrirà la stessa libertà di immaginarsi da grande, a bambini e bambine.

Per chi abbia interesse alla lettura integrale del documento rimandiamo alla pubblicazione ufficiale della Scuola Normale.

giovedì 8 novembre 2018

Tessera "Studente della Toscana" 2018-2019

La regione Toscana ha creata una tessera per chi frequenta (femmine e maschi) le Università della Toscana, rivolgendosi apparentemente soltanto alla componente maschile.
Invitiamo insegnanti e studenti dei due generi a far presente in tutte le sedi opportuni questa discriminazione.


mercoledì 7 novembre 2018

Un buon esempio di scrittura inclusiva dei due generi




Car@ amich@ compagn@

Mail ricevuta dall'Associazione Italia-Cuba Pisa.

L'uso del simbolo @ è uno dei modi usati per indicare la pluralità di genere.

martedì 6 novembre 2018

Impariamo a guardare con attenzione: Armenia.

Care donne, cari amici, vi invito a guardare con attenzione questa immagine che una regione dell'Armenia ha messo su delle guide come rappresentante  il loro Paese.

Guardate bene lui e lei: i capelli, le orecchie e la bocca.
Cosa vedete? Va tutto bene?

Impariamo a guardare con attenzione e a dire quello che si vede.


giovedì 25 ottobre 2018

domenica 21 ottobre 2018

"Normale" misoginia

Pubblichiamo l'intervista a Vincenzo Barone, rettore della storica Normale.
Condividiamo lo sdegno del professore e facciamo notare (con simpatia, in questo caso) il termine da lui usato per la prima docente donna assunta 208 anni dopo la fondazione della Normale.
Siamo certe che, con l'uso, presto verrà per lei come per altre il termine corretto!

https://www.quotidiano.net/cronaca/normale-di-pisa-1.4244738

una lettrice del nostro blog ci scrive...

gentile blog, scrivo dopo aver letto quanto da voi pubblicato a proposito dell'uso corretto di alcune parole.
Mi chiedo come mai per qualcuno sia cosi importante questo argomento, come mai si faccia tanta fatica a declinare al femminile alcuni nomi ed aggettivi in un secolo in cui la lingua italiana è invasa da neologismi  provenienti da lingue straniere - neologismi e anglismi adottati persino da chi ci rappresenta in parlamento, persino per dare il titolo a nuove leggi.
Non si stanno levando urla diffuse e disperate per l'uso ormai corrente dell'indicativo al posto del congiuntivo, di anglismi ecc ecc. Ma quando si parla di donne l'appello alle consuetudini, ai valori della nostra lingua si fa corale.
E' una delle consuete forme di misoginia camuffate da "rispetto della lingua di Dante" lingua che oggi Dante stenterebbe a capire.
grazie
Maria Bianchi
GRAZIE PER QUESTO CONTRIBUTO!
INVITIAMO SEMPRE CHI CI LEGGE A MANDARE COMMENTI E PROPOSTE:
ilsessismoneilinguaggi@gmail.com

sabato 20 ottobre 2018

domenica 7 ottobre 2018

dal sito del Comune di Pisa...

Carovana della lettura 2018
Manifestazione inserita nel progetto regionale ‘Disseminare libri per raccogliere lettori’

Pisa, i luoghi dell’arte, della storia e della scienza raccontati attraverso la lettura. La Carovana della lettura è un viaggio alla riscoperta dei luoghi di Pisa dove hanno vissuto o a cui hanno fatto riferimento nelle loro opere, poeti, storici, pittori, scultori, architetti e scienziati. Ci muoveremo tutti assieme, attraverso un percorso prestabilito, in carovana, a piedi, in bici o con il trenino che gratuitamente metteremo a disposizione. La Carovana si concluderà alla Biblioteca Comunale SMSBiblio in via San Michele degli Scalzi, seguirà un brindisi per un breve saluto e un arrivederci al prossimo anno. Ti invitiamo a partecipare e a leggere un brano attinente al tema della tappa. La Carovana inizia da Piazza Carrara per proseguire in piazza Dante, in piazza dei Cavalieri, in via Giuseppe Giusti, in Piazza San Silvestro. INIZIO ore 15,00 in piazza Carrara.
E' previsto un massimo di 8 lettori per tappa per un tempo di  2/3 minuti ciascuno.
In caso di pioggia la Carovana si svolgerà presso la biblioteca comunale SMSBiblio, con il medesimo programma.

http://www.comune.pisa.it/it/default/24161/Carovana-della-lettura-2018.html

in pratica, gli "Amici della SMS Biblio di Pisa" ha organizzato, supponiamo con il supporto finanziario del Comune, cioè con i soldi nostri, di cittadine (siamo la maggioranza) e di cittadini una carovana della lettura dedicata solo ai maschi!!!

uomo universale?

un'associazione di promozione sociale della Lombardia scrive...
 
 
La xxxx FESTEGGIA 10 ANNI DI ATTIVITÃ CON UN INCONTRO PUBBLICO
INTITOLATO 
Una finanza a misura d'uomo: esperienze a confronto.

ALTRE BUONE PRATICHE INCORAGGIANTI

L'altro giorno è venuto un consulente e ci ha salutato. Il mio gruppo in ufficio è tutto al femminile.
Lui ci ha salutato e ha detto" ciao a tutti" ...
io gli ho detto: "Matteo guardarci bene siamo tutte donne .... Devi dire Ciao a TUTTE!"

lui ha detto "ma ho usato il neutro ...."
io gli ho detto "be no qui devi usare il femminile perché siamo donne e non neutre."

Anche una collega ci ha detto "Ragazzi ci pensate voi?"

Io le ho scritto: "Cara Antonella visto che siamo tutte donne sarebbe opportuno che usassi il genere femminile. Grazie!"

Se tutte smettiamo di tacere tutto andrà  più velocemente perché niente dopo noi sarà come prima. buon lavoro!

BUONE PRATICHE

...abbiamo avuto il piacere di ricevere questa mail di una nostra amica:

Continuo con le mie battaglie sui social e scrivendo le mail di lavoro contemplo entrambi i generi.
Sono stata ad un corso di formazione - al lavoro in regione -nel quale venivano citati spesso "I dirigenti" devono fare questo, "i dirigenti", devono fare quello ecc..
allora ho alzato la mano e ho chiesto: e "le dirigenti" non sono tenute a fare niente, allora? Bene.
La docente, una donna appunto, molto giovane, ci ha messo un po' per capire di cosa parlavo. Abbiamo quindi parlato un po' del fatto che non è giusto chiamare i e le dirigenti tutti al maschile, anche in considerazione del fatto, ad esempio, che da noi le donne sono almeno la metà , ma forse in maggioranza.
Insomma, una piccola cosa.
Il mio collega mi ha detto: brava! Sai che è la prima volta che sento questi discorsi.

domenica 30 settembre 2018

pensiamoci!

Presentazione del libro

"Come sarà  il tuo bambino?"
dal concepimento inizia a formarsi il carattere
incontro con le autrici
 
titolo della presentazione di un libro di donne sulla maternità responsabile...
 
siamo stupite e un po' amareggiate...con un titolo così, quanto cammino ancora da fare...!
Sicuramente è una "svista" non voluta/pensata dalle autrici, ma proprio per questo ci sentiamo di dire che anche chiamare bambino una bambina contribuisce al perpetuarsi della cultura/mentalità machista  origine dei femminicidi...
pensiamoci!

martedì 7 agosto 2018

Le amiche del BLOG augurano a tutt* una estate di riposo, di linguaggi e modi NONSESSISTI  e NONVIOLENTI.
Ogni tanto leggeteci, fateci leggere e magari scriveteci qualcosa.
                 Appuntamento a dopo l'estate!

giovedì 19 luglio 2018

Coraggio

Invito di un gruppo religioso rivolto agli uomini.
E noi donne?
E' bene si resti un po' fifone così chiederemo protezione all'uomo coraggioso?

venerdì 22 giugno 2018

Ipotesi di Sapir-Whorf o della relatività linguistica

In linguistica, l'ipotesi di Sapir-Whorf (o Sapir-Whorf Hypothesis, in sigla SWH), conosciuta anche come "ipotesi della relatività linguistica", afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla. Nella sua forma più estrema, questa ipotesi assume che il modo di esprimersi determini il modo di pensare.
(Pierangela Diadori “Insegnare italiano a stranieri” Le Monnier, 2011)

Nelle società patriarcali (come la nostra) la lingua con le sue regole è gestita da chi gestisce il potere attraverso l'istruzione, la stampa, la cultura in genere; il potere è gestito dagli uomini.
Nascere in un paese patriarcale e  imparare a parlare una lingua sessista predispone alla formazione di idee e modi di pensare sessisti.
E quindi? 
E quindi prendere coscienza e diffondere il concetto che la lingua non è neutra e quindi è bene sia modificata fino ad essere rispettosa dei due generi. 
Cambiare il linguaggio (può) cambiare il nostro modo di pensare!
...LAVORI IN CORSO​...


lunedì 18 giugno 2018

pubblicità


Pubblicità di una grande compagnia telefonica inviata sia a donne che a uomini nel maggio 2018

lunedì 11 giugno 2018

cittadini

Elezioni comunali 2018 a Pisa: la diretta della giornata di voto
"
Sono 72.077 i cittadini pisani aventi diritto al voto, di cui 34.392 maschi e 37.685 femmine


...anche quando le donne sono di più vengono dopo e sono comunque CITTADINI!

giovedì 31 maggio 2018

contrassegno che una nota agenzia di assicurazioni propone alla propria cliente donna....anno 2018

martedì 29 maggio 2018

soluzioni


Il problema della lingua declinata solo al maschile si sta facendo conoscere!

Una soluzione "inclusiva" , che tenga conto dei due generi, può essere usare l'asterisco, come in questo manifesto elettorale:


Oppure indirizzare la posta come in questa mail che ci è arrivata

Carissim@ compagn@ vi allego il link della pagina...... 

...che ne pensate?

giovedì 17 maggio 2018

LINGUAGGIO RISPETTOSO DELLE DIFFERENZE DI GENERE E TV

Giovanna Covi, nostra amica dell'università di Trento, ci ha mandato questo contributo che pubblichiamo volentieri:
 
Domenica 13 maggio 2018-Rai3 diretta TV nazionale e poi regionale per la sfilata dell' Adunata degli Alpini a Trento (residenti in tutto il Comune: poco più di 100,000, partecipanti all'Adunata in centro città: 500,000; la sfilata dura dalle 9 del mattino alle 9 di sera ed è preceduta da due giorni di attività molto partecipate--senza dubbio un evento molto popolare), in tarda mattinata sul palco Mattarella, Pinotti e Casellati: la giornalista Stella Antonucci proprio non riesce a dire Ministra e neanche la Presidente e nemmeno la Comandante quando intervista, non ce la fa, si impappina, come se non ci fossero abbastanza maschi in giro declina anche le poche donne al maschile, il suo collega è più rispettoso delle differenze di genere, ma da solo non basta. 
Sono importanti questi momenti TV molto popolari. I media hanno molto potere, e purtroppo in questi momenti i media cedono alla conservazione. Lo vediamo chiaramente nelle nuove popolarissime serie TV 2018: Don Matteo 11 dove la donna viene chiamata IL CAPITANO, Il Capitano Maria il cui eloquente titolo ribadisce l'invito a non dire LA CAPITANA
Peccato, sarebbero state occasioni per fare quel che una TV pubblica dovrebbe fare: intrattenimento ed educazione insieme.
Giovanna Covi

lunedì 14 maggio 2018

studentessa o studente?

Sull'argomento Giovanna Covi, prof.a Ass.a di Lingue e letterature angloametricane e Studi di genere presso l'Università di Trento e nostra amica, ci ha mandato due diapositive di una sua presentazione all'incontro tra Università di Padova e di Trento su linguaggio di genere, che si riferiscono a parti da modificare nel sito dell'Università di Trento.



giovedì 3 maggio 2018

Al telefono

Maria chiama il telefono di Anna.
Anna risponde: PRONTA….!
Maria: Anna, sei tu? Cosa hai detto? Pensavo di aver sbagliato numero….
Anna: Sì sono io, ho detto PRONTA…
Maria: Ma cosa è questa novità? Stai bene? È che da quando frequenti certe femministe mi sembri strana…
Anna: Ho solo capito che PRONTO è una abbreviazione di SONO PRONTO e che lo devono dire solo i maschi…..
Maria: L’importante è che tu stia bene…si è sempre detto PRONTO anche noi donne…ma forse ora che mi ci fai pensare…

E cominciano a parlare d’altro.

venerdì 20 aprile 2018

LE COSTITUENTI e TOPONOMASTICA FEMMINILE

...per ri-conoscersi...
manifesto di un'iniziativa passata, ma significativa!



domenica 1 aprile 2018

PASQUA 2018


Auguriamo buone festività  pasquali a voi che leggete questo blog!
La sorpresa nell'uovo di questo anno è l' importante documento proposto dalla Ministra Fedeli (v. sotto).
Diffondiamolo!

una guida dal Ministero dell'istruzione

linee guida per l'uso del genere nel linguaggio amministrativo del MIUR!!

A volte, anche con le migliori intenzioni, non sappiamo come riscrivere una frase di un volantino o di un documento amministrativo in modo da includere anche noi donne senza essere "pesanti".

Questo breve manuale, elaborato da un gruppo di lavoro qualificato, contiene le basi teoriche e i principi grammaticali sull'uso del genere femminile nella lingua italiana con un'ampia bibliografia e soprattutto una lista di termini, e proposte di interventi sul lessico e sulla sintassi con alcuni utilissimi esempi.

Con una breve prefazione della Ministra Valeria Fedeli, che va dritta ai punti essenziali!

potete scaricare il manuale qui:
http://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Linee_Guida_+per_l_uso_del_genere_nel_linguaggio_amministrativo_del_MIUR_2018.pdf/3c8dfbef-4dfd-475a-8a29-5adc0d7376d8

domenica 11 marzo 2018

CORSO (online) su LINGUA E IDENTITA' DI GENERE

Giuliana Giusti, prof.ssa ordinaria in Glottologia e Linguistica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, c'informa che sono aperte le iscrizioni al corso MOOC Linguaggio, identità di genere e lingua italiana, Prodotto dall'Università  Ca' Foscari Venezia.
questo il link: 


Obiettivi del corso: il corso si prefigge di sviluppare la riflessione consapevole sulla relazione tra lingua e identità  con riferimento al genere. Le ricadute pratiche riguardano la capacità  di applicare le conoscenze per mettere in atto strategie comunicative che facciano emergere la presenza delle donne in tutti gli ambiti dell'interazione sociale e del discorso culturale. Ciascuna unità  didattica tratterà  un aspetto importante dell'interazione tra lingua e società  con riferimento al genere. L'intento è di sollevare questioni non ancora completamente affrontate in Italia e allo stesso tempo offrire una competenza linguistica di base per affrontare temi che sono spesso oggetto di discussione in ambito sociologico, psicologico, o politico. Nella prima settimana affronteremo innanzitutto l'interazione strettamente intrecciata tra natura biologica e natura culturale sia del linguaggio sia del genere. Nella seconda settimana vedremo più da vicino alcuni aspetti formali e sociali del linguaggio che interagiscono nella costruzione di identità  culturale. Nella terza settimana vedremo come nelle questioni linguistiche la forma ha una ricaduta diretta nel significato e come questa stretta corrispondenza si riverbera nella possibilità  di far emergere la presenza delle donne nel discorso culturale. La quarta settimana si sofferma ad analizzare questioni pratiche di "grammatica di genere", proponendo soluzioni, risolvendo incertezze linguistiche e motivando forme consigliate e sconsigliate. Nella quinta settimana parleremo di nomi comuni e nomi propri, della trasmissione del cognome, e dell'attribuzione dei nomi ai luoghi delle città.
Impegno settimanale suggerito: 5 ore a settimana circa. La fruizione dei video e la partecipazione ai forum è in modalità asincrona, senza restrizioni di orario o di data. L'unica restrizione sarà  di inizio / fine settimana, con una certa flessibilità  di recupero nelle settimane successive.
A chi si rivolge? A tutti/le potenziali interessati/e, non sono previsti particolari prerequisiti.
Come è articolato? Il corso è articolato in 5 Unità  didattiche che consistono in 40-50 minuti di video-lezioni e in un test a risposta multipla di 10 domande sui contenuti della lezione. Ogni settimana sarà  possibile confrontarsi in un forum.
Come si verifica l'apprendimento? Tramite un test consistente in 10 domande a scelta multipla al termine di ciascuna unità  didattica. Il certificato di frequenza è rilasciato rispondendo correttamente ad almeno 7 domande su 10 di ciascun test (il test prevede due tentativi di risposta).

giovedì 8 marzo 2018

BUON 8 MARZO A TUTTE LE DONNE DEL MONDO!

venerdì 16 febbraio 2018

bullismo fenomeno femminile?


Guardate la foto di questo articolo apparso sul "Fogliaccio" il 26 gennaio scorso.
Il bullismo a Pisa è un fenomeno femminile? Perché la scelta di questa foto?
Nell'articolo non un cenno alle percentuali di presenze dei due generi nello sport giovanile a Pisa.
L'articolo è firmato da Maria Fantacci, indicata come "Direttore resopnsabile" del giornale.
 
 

martedì 30 gennaio 2018

servizio sanitario universale?

Anche per il Servizio Sanitario Nazionale (Regione Toscana) Matilde è UN ASSISTITO

martedì 23 gennaio 2018

BUON 2018 !

Care tutte,
Vi/ci auguriamo un sereno e attivo 2018
Siamo grate all’uscente 2017 di aver comunque tra incertezze e contraddizioni allargato ad un numero sempre crescente di donne l’aspirazione ad un linguaggio figurato e parlato non sessista e non discriminatorio.
E’ cominciato il 2018.
Da questo anno le donne luterane svedesi hanno deciso che si rivolgeranno in tutti i contesti sia privati che ufficiali alla loro divinità (Dio) non come fosse di genere maschile (come è avvenuto fino ad oggi), ma pensandola una entità neutra, al di là dei generi.
Quindi per loro dal 2018 in poi fine del  “Padre nostro..”…e di tutti gli appellativi al maschile usati fino ad ora.
E per noi?
Le idee hanno le ali: una volta pensate volano di qua e di là ora portate anche dalle onde del nostro blog.
Siamo fiduciose...
BUON 2018!
continuate a seguirci e partecipate al blog :-)