domenica 21 ottobre 2018

una lettrice del nostro blog ci scrive...

gentile blog, scrivo dopo aver letto quanto da voi pubblicato a proposito dell'uso corretto di alcune parole.
Mi chiedo come mai per qualcuno sia cosi importante questo argomento, come mai si faccia tanta fatica a declinare al femminile alcuni nomi ed aggettivi in un secolo in cui la lingua italiana è invasa da neologismi  provenienti da lingue straniere - neologismi e anglismi adottati persino da chi ci rappresenta in parlamento, persino per dare il titolo a nuove leggi.
Non si stanno levando urla diffuse e disperate per l'uso ormai corrente dell'indicativo al posto del congiuntivo, di anglismi ecc ecc. Ma quando si parla di donne l'appello alle consuetudini, ai valori della nostra lingua si fa corale.
E' una delle consuete forme di misoginia camuffate da "rispetto della lingua di Dante" lingua che oggi Dante stenterebbe a capire.
grazie
Maria Bianchi
GRAZIE PER QUESTO CONTRIBUTO!
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