giovedì 29 agosto 2019

il corpo umano e la medicina


Guardate questa immagine. E' un corpo "umano" che si vede spesso affisso alle pareti di studi medici e paramedici, anche in quelli frequentati principalmente da donne. Non ne vediamo altri.
Abbiamo fatto una ricerca in rete: se cerchiamo sistema o apparato muscolare umano appare quello sopra (inequivocabilmente un uomo), se invece scriviamo apparato muscolare femminile appare (solo nella versione inglese) quello femminile.
Eppure da tempo si sa che il corpo maschile e quello femminile sono diversi dal punto di vista medico (per esempio è diversa la risposta ai farmaci). E non è solo una cosa biologica: il genere infatti influisce molto sullo stato di salute e di malattia delle persone.
Questa cosa, per noi ovvia, ha portato allo sviluppo in tempi recenti della "medicina di genere".
Ma quanti ne sentiamo parlare? quanto la vediamo applicata?
Per ora si vede ancora una volta un maschile universale...

domenica 18 agosto 2019

le donne scienziate esistono!

Le scienziate non solo esistono, ma sono esistite e hanno dato un contributo essenziale alla scienza (astronomia, zoologia, biochimica, matematica, ma anche informatica, design).
Potete guardare su questo link un curioso gioco di carte con le figure di queste scienziate e tecniche. Lo ha sviluppato l’Advanced Molecular Biology Laboratory (AMBL) dell’Università della British Columbia in collaborazione con il Westcoast Women in Engineering, Science and Technology (WWEST). Le regole sono semplici: per vincere è necessario ottenere punti utilizzando risorse per completare progetti di ricerca, ciascuno dei quali è rappresentato da una celebre scienziata.

https://www.festivalculturatecnica.it/2019/07/22/arrivano-le-carte-da-gioco-sul-mondo-della-scienza-al-femminile/

Chi potrebbe tradurlo in italiano magari aggiungendo qualche scienziata?

domenica 11 agosto 2019

qual è la lingua comune?

Trento, giunta provinciale.

L'assessora (che vuole farsi chiamare assessore) alle politiche sociali della Provincia di Trento Stefania Segnana risponde a un'interrogazione ddel consigliere Paolo Ghezzi sul tema del linguaggio di genere specificando che ''la Giunta ritiene sia doveroso promuovere con forza la cultura del rispetto e della civile convivenza ritenendo, peraltro, che tale processo debba avere luogo attraverso l'utilizzo del linguaggio comunemente usato, privo di inutili e ridondanti declinazioni al maschile e al femminile, in grado di determinare unicamente storture ed incomprensioni''.

...che fatica...

ma noi non ci scoraggiamo!

a questo link la risposta della senatrice Donatella Conzatti, vicepresidente della Commissione parlamentare sul femminicidio.

https://www.ildolomiti.it/politica/2019/assessora-o-assessore-segnana-contro-la-crusca-serviamoci-del-linguaggio-comunemente-usato-no-a-inutili-e-ridondanti-declinazioni-al-maschile-e-al-femminile

venerdì 9 agosto 2019

il potere delle parole

E ora ascoltiamo un po' di radio...!
cliccando sul link di seguito potete accedere alla pagina del programma radiofonico di Rai radio 3 "La città ne parla" e ascoltare la registrazine della trasmissione di ieri 8 agosto.

https://www.raiplayradio.it/audio/2019/07/TUTTA-LA-CITTAapos-NE-PARLA-e737bf15-74c4-45a6-99fe-8a7549917a24.html?fbclid=IwAR2xJCnkOFofId1rneF3vdzEqM6o6hfZa7638nxZGBbLlj8rCXa3r-Tl-H0


Avvocato o avvocatessa? Il dibattito sul linguaggio di genere
La telefonata dell'ascoltatore Angelo da Milano stamattina a Prima Pagina testimonia come le questioni linguistiche che affiorano in maniera carsica nel dibattito pubblico siano anche questioni profondamente politiche. Da stigmatizzare è l'uso a suo avviso ideologico da parte delle amministrazioni locali dell'uso del genere femminile nelle professioni, questione che posta già anni addietro da Laura Boldrini che fece cambiare la carta intestata della Camera sostituendo la dicitura 'il presidente' con 'la presidente' non senza scatenare numerose polemiche. Ma quali sono i limiti tra libertà e grammatica? Fino a che punto si può scegliere di chiamare o farsi chiamare in quanto donne ministra, assessora, ingegnera e avvocata? Che storia ha negli ultimi decenni il linguaggio di genere e come mai ci sono stagioni della politica in cui si pongono in modo più virulento? In che senso si può parlare di cultura dominante?


Cecilia Robustelli ,
insegna Linguistica italiana all’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha pubblicato tra l’altro Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo,  Sindaco e sindaca. Il linguaggio di genere e il manuale Donne grammatica e media. Suggerimenti per l'uso dell'italiano

Cristina Tajani, assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Risorse Umane del Comune di Milano

Loredana Taddei,  cofondatrice “Se non ora quando?” Dal 2014 al 2019 è stata Responsabile Politiche di Genere Cgil Nazionale.

Ida Dominijanni, giornalistasaggista e filosofa

Maristella Paiar, avvocato, autrice di Femminicidio (Reverdito Editore, 2017), ha partecipato al convegno "Donne e uomini: solo stereotipi di genere o bellezza delle differenze?"  preferisce che la sua qualifica professionale non venga declinata secondo il genere     

Adriana Cavarero, filosofa, insieme a Luisa Muraro è tra le fondatrici della Libreria delle Donne di Milano (1975). Tra i suoi libri ricordiamo Orrorismo ovvero della violenza sull’inerme (Feltrinelli, 2007)