venerdì 12 marzo 2010

Cambiamo l'articolo 3 della Costituzione???

L'Articolo 3 della Costituzione Italiana, al comma 1, recita
" Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso... (di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.)"
Il riconoscimento di un'uguaglianza formale tra donne e uomini è, però, di fatto disatteso nella stessa enunciazione dell'articolo.
L'utilizzo del termine "cittadini" in senso universale, come comprensivo di donne e uomini, è infatti discriminante.

Questo stesso utilizzo di "cittadini" è riscontrabile al comma 2 dell'Articolo 3 che definisce il principio dell'uguaglianza sostanziale e che pertanto dovrebbe garantire la rimozione degli ostacoli alla piena uguaglianza tra i sessi "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Abbiamo deciso di impegnarci a sensibilizzare e provare a coinvolgere donne, gruppi e associazioni che condividano l'obiettivo di revisione (la volontà di modificare) dell'articolo 3, attraverso l'inserimento dell'espressione "cittadine e cittadini" nei due commi, in sostituzione di "cittadini".
Siamo solo all'inizio della riflessione, sono benvenuti tutti gli interventi ed i suggerimenti!!

Evviva la Radio Svizzera Italiana!!

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri e pubblichiamo:

il 9 marzo La Radio della Svizzera Italiana ha organizzato un dibattito in diretta durante la loro trasmissione Modem sull'uso del femminile.
Tra le/gli ospiti c'erano Cecilia Robustelli, Natalia Aspesi e il vicedirettore del Corriere della Sera
che hanno condiviso in toto ciò che Cecilia Robustelli sosteneva (e che noi conosciamo bene).
Il direttore del Corriere della sera ha promesso una svolta linguistica...chissà se avverrà, ma possiamo fare in modo di ricordaglielo segnalando eventuali errori fatti dal suo giornle!
Clicca qui, puoi ascoltare tutta la trasmissione radiofonica.

Grazie Cecilia per il tuo lavoro e la segnazione!

http://podcast.rsi.ch/ReteUno/Modem/MODEM1930-09-03-2010.mp3

giovedì 11 marzo 2010

Cartelli non sessisti sulle piste ciclabili di Pisa?

Abbiamo scritto all'assessore di Pisa David Gay ed al Sindaco Filippeschi in merito alla richieste di utilizzare cartelli non sessisti sulle nuove piste ciclabili della città: ci risponderanno???

Buonasera,

Abbiamo appreso dalla stampa che si intende allungare l’attuale percorso delle piste ciclabili di Pisa e questa ci sembra un'iniziativa di tutto rilievo e di fondamentale importanza per rendere la città piu' piacevole e vivibile.

Ma Vi chiediamo: piste ciclabili riservate ai soli uomini?

Le attuali piste ciclabili sono indicate da tre diversi tipi di cartelli blu tutti e tre raffiguranti un uomo ( inequivocabilmente un uomo ) con una bicicletta da uomo ( inequivocabilmente da uomo ) Anche per terra lungo il percorso è dipinta in giallo una bicicletta da uomo.

E’ prevista una multa per le donne che transitano sulle piste ciclabili degli uomini?

Il linguaggio, e il modo in cui lo usiamo, è il principale mezzo di espressione del pregiudizio e della discriminazione. Non soltanto riflette e tiene in vita ogni pratica e valore discriminatorio della nostra società, ma perpetua idee erronee e stereotipi. E questo è vero per il linguaggio scritto, quello parlato ma anche quello visivo.

Per questo vi chiediamo di porvi il problema di evitare il perpetuarsi di questa ennesima discriminazione sessuale.

Anche se a Pisa le donne fossero soltanto mille sarebbe comunque una discriminazione ma oltretutto a Pisa le donne sono la maggioranza della popolazione ( 46.000donne-41.000uomini).

Inoltre Pisa è già un'avanguardia tra i comuni Italiani in merito ad una riflessione su questo tema, infatti all'articolo 3 comma 12 lo statuto recita: "In tutti gli atti del comune si deve utilizzare un linguaggio non discriminante. In particolare sono espresse al femminile le denominazioni degli incarichi e delle funzioni amministrative del comune ricoperte da donne"

Perchè non cercare di realizzare questo proposito negli atti scritti ma anche per le strade della città, diventando un esempio di civiltà per tutti i comuni italiani?

Vi invitiamo a visitare il nostro blog per avere altre informazioni sul nostro gruppo e le nostre iniziative e vi anticipiamo che pubblicheremo la presente lettera sul blog e la invieremo a Pisanotizie sperando in un Vostro cortese e positivo riscontro.

Cordiali saluti

domenica 7 marzo 2010

LA NUOVA TESSERA DEL CINEMA ARSENALE!!

ricordate? qualche mese fa abbiamo scritto al cinema arsenale per chiedere che modificasse la tessera... http://ilsessismoneilinguaggi.blogspot.com/2009/02/pubblichiamo-le-mail-che-abbiamo-deciso.html

ebbene... ce l'abbiamo fatta!!!

ringraziamo moltissimo il cinema per avere accolto la nostra richiesta E VI INVITIAMO A SEGNALARE SITUAZIONI DEL GENERE...

a volte basta solo fare notare la discriminazione!

ecco la tessera del 2009...
...E LA TESSERA 2010!!!

sabato 13/03/2010 centro donna Livorno

ci siamo anche noi!!
porteremo la nostra esperienza e la nostra... splendida mostra!!
partecipiamo numerose!!