gentile blog, scrivo dopo aver
letto quanto da voi pubblicato a proposito dell'uso corretto di alcune parole.
Mi chiedo come mai per qualcuno sia cosi importante questo argomento, come
mai si faccia tanta fatica a declinare al femminile alcuni nomi ed aggettivi in
un secolo in cui la lingua italiana è invasa da neologismi provenienti da
lingue straniere - neologismi e anglismi adottati persino da chi ci rappresenta in
parlamento, persino per dare il titolo a nuove leggi.
Non si stanno levando urla
diffuse e disperate per l'uso ormai corrente dell'indicativo al posto del
congiuntivo, di anglismi ecc ecc. Ma quando si parla di donne l'appello alle
consuetudini, ai valori della nostra lingua si fa corale.
E' una delle consuete
forme di misoginia camuffate da "rispetto della lingua di Dante" lingua che oggi
Dante stenterebbe a capire.
grazie
Maria Bianchi
GRAZIE PER QUESTO CONTRIBUTO!
INVITIAMO SEMPRE CHI CI LEGGE A MANDARE COMMENTI E PROPOSTE:
ilsessismoneilinguaggi@gmail.com
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