martedì 4 dicembre 2018
consiglio di lettura
Che genere di lingua? Sessismo e potere discriminatorio delle parole (a cura di Maria Serena Sapegno), ed Carocci. 2010
giovedì 22 novembre 2018
si ragiona già in terza elementare!
questa è una pagina degli esercizi di Italiano in un libro di testo adottato in terza elementare...che ne dite?
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Materiali: i buoni esempi
venerdì 9 novembre 2018
Scuola Normale: il discorso del rettore
Pubblichiamo qui uno stralcio del discorso tenuto dal rettore Vincenzo Barone della Scuola Normale Superiore di Pisa, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018-2019.
Il discorso che ha destato l'attenzione dell'opinione pubblica perché affronta il tema della parità e disparità di genere anche all'interno dell'istituzione accademica:
Per chi abbia interesse alla lettura integrale del documento rimandiamo alla pubblicazione ufficiale della Scuola Normale.
Il discorso che ha destato l'attenzione dell'opinione pubblica perché affronta il tema della parità e disparità di genere anche all'interno dell'istituzione accademica:
Dobbiamo essere un Laboratorio che sperimenta opzioni didattiche e di ricerca, crea nuovi interessi… smuove le acque. Sì, dobbiamo promuovere e incoraggiare discussioni, anche se possono suscitare critiche. Come è successo con il nostro regolamento, primo in Italia, sul reclutamento dei professori (e professoresse) di prima e seconda fascia: a parità di merito, ripeto a parità di merito tra due candidati, si doveva assegnare una preferenza per il genere in netta minoranza al momento dell’assunzione. Non parlammo di uomini e donne, ma di genere in minoranza. Fu una decisione che provocò un vespaio di polemiche: qualcuno addirittura lo tacciò di incostituzionalità, quando invece è la Costituzione che ci chiede di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.Dobbiamo riabituarci a questa funzione civica, ciascuno di noi lo deve fare. La Scuola Normale, la Scuola che guarda alle sole discipline di base, quelle su cui viene costruito tutto l’edificio formativo, deve essere, restare, libera, non legata a mode contingenti, non asservita al mercato, ma al progresso della scienza, della cultura, e della coscienza civica dei cittadini.
E torno, insisto, sulla parità di genere. Tra i 76 studenti entrati quest’anno al primo e quarto anno del Corso ordinario, 63 sono ragazzi e solo 13 sono ragazze. Complessivamente il corso ordinario, a dicembre 2017, registrava 233 ragazzi e 61 ragazze. Ecco, io penso che ci sia molto da fare, a partire dall’educazione nelle famiglie, e poi nelle scuole, per sanare una disparità che palesemente non rispecchia le reali capacità degli individui. La Scuola Normale è una montagna, è vero, e il concorso di ammissione è il picco più alto da scalare e che per giunta si affronta subito: ma come si fa a pensare che ci sia un genere naturalmente predisposto ad affrontare simili prove e un genere che invece non è predisposto? Che c’è un genere naturalmente dotato per le scienze e un genere no? Le nostre allieve di Scienze, per quanto poche, dimostrano proprio il contrario, si distinguono in tutto e per tutto come i più numerosi colleghi uomini, e se c’è un Alessio Figalli al Politecnico di Zurigo, sempre al Politecnico di Zurigo c’è una giovanissima matematica, Maria Colombo, fellow ed ex Normalista.
Quindi, dovremmo riflettere sull’esiguo numero di domande che abbiamo in ingresso da parte di studentesse. Il concorso di ammissione si supera avendo intraprendenza: ci vuole un po’ di arditezza nel presentare la candidatura (quest’anno il 70% di domande è arrivato da ragazzi, il 30% da ragazze) ci vuole una buona dose di coraggio, anche di faccia tosta, in sede di esame, serve non avere timori reverenziali e sapere osare: nell’associare i temi discussi, nel comparare i dati, nell’azzardare ipotesi. Ecco, io penso che queste caratteristiche, che non sono tanto intellettuali quanto sociali, comportamentali, dipendano da retaggi culturali che incoraggiano l’intraprendenza e la sicurezza di sé come doti da coltivare e incoraggiare negli uomini, e non nelle donne. E penso che la nostra società abbia ancora molta strada da compiere, a partire dall’educazione prescolare, nel forgiare l’immaginario infantile e gli orizzonti di attesa dei nostri figli e figlie. Forse qualcosa sta cambiando, forse tra qualche anno le famiglie, le scuole, chi produce intrattenimento, offrirà la stessa libertà di immaginarsi da grande, a bambini e bambine.
Per chi abbia interesse alla lettura integrale del documento rimandiamo alla pubblicazione ufficiale della Scuola Normale.
giovedì 8 novembre 2018
Tessera "Studente della Toscana" 2018-2019
La regione Toscana ha creata una tessera per chi frequenta (femmine e maschi) le Università della Toscana, rivolgendosi apparentemente soltanto alla componente maschile.
Invitiamo insegnanti e studenti dei due generi a far presente in tutte le sedi opportuni questa discriminazione.
mercoledì 7 novembre 2018
Un buon esempio di scrittura inclusiva dei due generi
Car@ amich@ compagn@
Mail ricevuta dall'Associazione Italia-Cuba Pisa.
L'uso del simbolo @ è uno dei modi usati per indicare la pluralità di genere.
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Materiali: i buoni esempi
martedì 6 novembre 2018
Impariamo a guardare con attenzione: Armenia.
Care donne, cari amici, vi invito a guardare con attenzione questa immagine che una regione dell'Armenia ha messo su delle guide come rappresentante il loro Paese.
Guardate bene lui e lei: i capelli, le orecchie e la bocca.
Cosa vedete? Va tutto bene?
Impariamo a guardare con attenzione e a dire quello che si vede.
giovedì 25 ottobre 2018
domenica 21 ottobre 2018
"Normale" misoginia
Pubblichiamo l'intervista a Vincenzo Barone, rettore della storica Normale.
Condividiamo lo sdegno del professore e facciamo notare (con simpatia, in questo caso) il termine da lui usato per la prima docente donna assunta 208 anni dopo la fondazione della Normale.
Siamo certe che, con l'uso, presto verrà per lei come per altre il termine corretto!
https://www.quotidiano.net/cronaca/normale-di-pisa-1.4244738
Siamo certe che, con l'uso, presto verrà per lei come per altre il termine corretto!
https://www.quotidiano.net/cronaca/normale-di-pisa-1.4244738
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Materiali: i buoni esempi
una lettrice del nostro blog ci scrive...
gentile blog, scrivo dopo aver
letto quanto da voi pubblicato a proposito dell'uso corretto di alcune parole.
Mi chiedo come mai per qualcuno sia cosi importante questo argomento, come
mai si faccia tanta fatica a declinare al femminile alcuni nomi ed aggettivi in
un secolo in cui la lingua italiana è invasa da neologismi provenienti da
lingue straniere - neologismi e anglismi adottati persino da chi ci rappresenta in
parlamento, persino per dare il titolo a nuove leggi.
Non si stanno levando urla
diffuse e disperate per l'uso ormai corrente dell'indicativo al posto del
congiuntivo, di anglismi ecc ecc. Ma quando si parla di donne l'appello alle
consuetudini, ai valori della nostra lingua si fa corale.
E' una delle consuete
forme di misoginia camuffate da "rispetto della lingua di Dante" lingua che oggi
Dante stenterebbe a capire.
grazie
Maria Bianchi
GRAZIE PER QUESTO CONTRIBUTO!
INVITIAMO SEMPRE CHI CI LEGGE A MANDARE COMMENTI E PROPOSTE:
ilsessismoneilinguaggi@gmail.com
INVITIAMO SEMPRE CHI CI LEGGE A MANDARE COMMENTI E PROPOSTE:
ilsessismoneilinguaggi@gmail.com
sabato 20 ottobre 2018
Treccani risponde a un lettore
segnaliamo il link al sito della Treccani, dove la linguista Cecilia Robustelli risponde a delle obiezioni (solo linguistiche?) di un lettore
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/Sindaca.html?fbclid=IwAR0rLOpzYH0wuBEXp0UVNxbykF5v_21Cy2dw5siAmwPtj85hd0HuMP20WKE
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/Sindaca.html?fbclid=IwAR0rLOpzYH0wuBEXp0UVNxbykF5v_21Cy2dw5siAmwPtj85hd0HuMP20WKE
domenica 7 ottobre 2018
dal sito del Comune di Pisa...
Carovana della lettura 2018
Manifestazione inserita nel progetto regionale ‘Disseminare libri per raccogliere lettori’
Pisa, i luoghi dell’arte, della storia e della scienza raccontati attraverso la lettura. La Carovana della lettura è un viaggio alla riscoperta dei luoghi di Pisa dove hanno vissuto o a cui hanno fatto riferimento nelle loro opere, poeti, storici, pittori, scultori, architetti e scienziati. Ci muoveremo tutti assieme, attraverso un percorso prestabilito, in carovana, a piedi, in bici o con il trenino che gratuitamente metteremo a disposizione. La Carovana si concluderà alla Biblioteca Comunale SMSBiblio in via San Michele degli Scalzi, seguirà un brindisi per un breve saluto e un arrivederci al prossimo anno. Ti invitiamo a partecipare e a leggere un brano attinente al tema della tappa. La Carovana inizia da Piazza Carrara per proseguire in piazza Dante, in piazza dei Cavalieri, in via Giuseppe Giusti, in Piazza San Silvestro. INIZIO ore 15,00 in piazza Carrara.
E' previsto un massimo di 8 lettori per tappa per un tempo di 2/3 minuti ciascuno.
In caso di pioggia la Carovana si svolgerà presso la biblioteca comunale SMSBiblio, con il medesimo programma.
http://www.comune.pisa.it/it/default/24161/Carovana-della-lettura-2018.html
in pratica, gli "Amici della SMS Biblio di Pisa" ha organizzato, supponiamo con il supporto finanziario del Comune, cioè con i soldi nostri, di cittadine (siamo la maggioranza) e di cittadini una carovana della lettura dedicata solo ai maschi!!!
Manifestazione inserita nel progetto regionale ‘Disseminare libri per raccogliere lettori’
Pisa, i luoghi dell’arte, della storia e della scienza raccontati attraverso la lettura. La Carovana della lettura è un viaggio alla riscoperta dei luoghi di Pisa dove hanno vissuto o a cui hanno fatto riferimento nelle loro opere, poeti, storici, pittori, scultori, architetti e scienziati. Ci muoveremo tutti assieme, attraverso un percorso prestabilito, in carovana, a piedi, in bici o con il trenino che gratuitamente metteremo a disposizione. La Carovana si concluderà alla Biblioteca Comunale SMSBiblio in via San Michele degli Scalzi, seguirà un brindisi per un breve saluto e un arrivederci al prossimo anno. Ti invitiamo a partecipare e a leggere un brano attinente al tema della tappa. La Carovana inizia da Piazza Carrara per proseguire in piazza Dante, in piazza dei Cavalieri, in via Giuseppe Giusti, in Piazza San Silvestro. INIZIO ore 15,00 in piazza Carrara.
E' previsto un massimo di 8 lettori per tappa per un tempo di 2/3 minuti ciascuno.
In caso di pioggia la Carovana si svolgerà presso la biblioteca comunale SMSBiblio, con il medesimo programma.
http://www.comune.pisa.it/it/default/24161/Carovana-della-lettura-2018.html
in pratica, gli "Amici della SMS Biblio di Pisa" ha organizzato, supponiamo con il supporto finanziario del Comune, cioè con i soldi nostri, di cittadine (siamo la maggioranza) e di cittadini una carovana della lettura dedicata solo ai maschi!!!
uomo universale?
un'associazione di promozione sociale della Lombardia scrive...
La xxxx FESTEGGIA 10 ANNI DI
ATTIVITÃ CON UN INCONTRO PUBBLICO
INTITOLATO
Una finanza a misura d'uomo: esperienze a
confronto.
ALTRE BUONE PRATICHE INCORAGGIANTI
L'altro
giorno è venuto un consulente e ci ha salutato. Il mio gruppo in ufficio è
tutto al femminile.
Lui
ci ha salutato e ha detto" ciao a tutti" ...
io
gli ho detto: "Matteo guardarci bene siamo tutte donne .... Devi dire Ciao a
TUTTE!"
lui
ha detto "ma ho usato il neutro ...."
io
gli ho detto "be no qui devi usare il femminile perché siamo donne e non
neutre."
Anche
una collega ci ha detto "Ragazzi ci pensate voi?"
Io
le ho scritto: "Cara Antonella visto che siamo tutte donne sarebbe opportuno che
usassi il genere femminile. Grazie!"
Se tutte smettiamo di tacere
tutto andrà più velocemente perché niente dopo noi sarà come prima. buon
lavoro!
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Materiali: i buoni esempi
BUONE PRATICHE
...abbiamo avuto il piacere di ricevere questa mail di una nostra amica:
allora ho alzato la
mano e ho chiesto: e "le dirigenti" non sono tenute a fare niente, allora?
Bene.
La docente, una donna appunto, molto giovane, ci ha messo un po'
per capire di cosa parlavo. Abbiamo quindi parlato un po' del fatto che non è
giusto chiamare i e le dirigenti tutti al maschile, anche in considerazione del
fatto, ad esempio, che da noi le donne sono almeno la metà , ma forse in
maggioranza.
Continuo con le mie battaglie sui social e scrivendo le mail di lavoro
contemplo entrambi i generi.
Sono stata ad un corso di formazione -
al lavoro in regione -nel quale venivano citati spesso "I dirigenti" devono fare
questo, "i dirigenti", devono fare quello ecc..
Insomma, una piccola cosa.
Il mio collega mi ha detto: brava! Sai che è la prima volta che sento
questi discorsi.
sabato 6 ottobre 2018
domenica 30 settembre 2018
pensiamoci!
Presentazione del libro
"Come sarà il
tuo bambino?"
dal
concepimento inizia a formarsi il carattere
incontro
con le autrici
titolo della presentazione di un libro di donne sulla maternità responsabile...
siamo stupite e un po' amareggiate...con un titolo così, quanto cammino ancora da fare...!
Sicuramente è una "svista" non voluta/pensata dalle autrici, ma proprio per questo ci sentiamo di dire che anche chiamare bambino una bambina contribuisce al perpetuarsi della
cultura/mentalità machista origine dei femminicidi...
pensiamoci!
martedì 7 agosto 2018
giovedì 19 luglio 2018
Coraggio
Invito di un gruppo religioso rivolto agli uomini.
E noi donne?
E' bene si resti un po' fifone così chiederemo protezione all'uomo coraggioso?
E noi donne?
E' bene si resti un po' fifone così chiederemo protezione all'uomo coraggioso?
venerdì 22 giugno 2018
Ipotesi di Sapir-Whorf o della relatività linguistica
In linguistica,
l'ipotesi
di Sapir-Whorf (o Sapir-Whorf
Hypothesis,
in sigla SWH),
conosciuta anche come "ipotesi
della relatività linguistica",
afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere
umano è
influenzato dalla lingua che
parla. Nella sua forma più estrema, questa ipotesi assume che il
modo di esprimersi determini il modo di pensare.
(Pierangela
Diadori “Insegnare italiano a stranieri” Le Monnier, 2011)
Nelle
società patriarcali (come la nostra) la lingua con le sue regole è
gestita da chi gestisce il potere attraverso l'istruzione, la stampa, la
cultura in genere; il potere è gestito dagli uomini.
Nascere in un paese
patriarcale e imparare a parlare una lingua sessista predispone alla
formazione di idee e modi di pensare sessisti.
E quindi?
E
quindi prendere coscienza e diffondere il concetto che la lingua non è
neutra e quindi è bene sia modificata fino ad essere rispettosa dei due
generi.
Cambiare il linguaggio (può) cambiare il nostro modo di pensare!
...LAVORI IN CORSO...
lunedì 18 giugno 2018
domenica 17 giugno 2018
lunedì 11 giugno 2018
cittadini
Elezioni comunali 2018 a Pisa: la diretta della giornata di voto
"Sono 72.077 i cittadini pisani aventi diritto al voto, di cui 34.392 maschi e 37.685 femmine“
...anche quando le donne sono di più vengono dopo e sono comunque CITTADINI!
"Sono 72.077 i cittadini pisani aventi diritto al voto, di cui 34.392 maschi e 37.685 femmine“
...anche quando le donne sono di più vengono dopo e sono comunque CITTADINI!
martedì 29 maggio 2018
soluzioni
Il problema della lingua declinata solo al maschile si sta facendo
conoscere!
Una soluzione "inclusiva" , che tenga conto dei due generi, può essere usare l'asterisco, come in questo manifesto elettorale:
Oppure indirizzare la posta come in questa mail che ci è arrivata
Carissim@ compagn@ vi allego il link della pagina......
giovedì 17 maggio 2018
LINGUAGGIO RISPETTOSO DELLE DIFFERENZE DI GENERE E TV
Giovanna Covi, nostra amica dell'università di Trento, ci ha mandato questo contributo che pubblichiamo volentieri:
Domenica
13 maggio 2018-Rai3 diretta TV
nazionale e poi regionale per la sfilata dell' Adunata
degli Alpini a Trento
(residenti in tutto il Comune: poco più di 100,000, partecipanti
all'Adunata in centro città: 500,000; la sfilata dura dalle 9 del
mattino alle 9 di sera ed è preceduta da due giorni di attività
molto partecipate--senza dubbio un evento molto popolare), in tarda
mattinata sul palco Mattarella, Pinotti e Casellati: la giornalista
Stella Antonucci proprio non riesce a dire Ministra e neanche la
Presidente e nemmeno la Comandante quando intervista, non ce la fa,
si impappina, come se non ci fossero abbastanza maschi in giro
declina anche le poche donne al maschile, il suo collega è più
rispettoso delle differenze di genere, ma da solo non basta.
Sono
importanti questi momenti TV molto popolari. I media hanno molto potere, e
purtroppo in questi momenti i media cedono alla conservazione. Lo
vediamo chiaramente nelle nuove popolarissime serie TV 2018: Don
Matteo 11 dove
la donna viene chiamata IL CAPITANO, Il
Capitano Maria il
cui eloquente titolo ribadisce l'invito a non dire LA CAPITANA.
Peccato,
sarebbero state occasioni per fare quel che una TV pubblica dovrebbe
fare: intrattenimento ed educazione insieme.
Giovanna
Covi
lunedì 14 maggio 2018
studentessa o studente?
Sull'argomento Giovanna Covi, prof.a Ass.a di Lingue e letterature angloametricane e Studi di genere presso l'Università di Trento e nostra amica, ci ha mandato due diapositive di una sua presentazione all'incontro tra Università di Padova e di Trento su linguaggio di genere, che si riferiscono a parti da modificare nel sito dell'Università di Trento.
giovedì 3 maggio 2018
Al telefono
Maria chiama il
telefono di Anna.
Anna
risponde: PRONTA….!
Maria:
Anna, sei tu? Cosa hai detto? Pensavo di aver sbagliato
numero….
Anna:
Sì sono io, ho detto PRONTA…
Maria:
Ma cosa è questa novità? Stai bene? È che da quando frequenti
certe femministe mi sembri strana…
Anna:
Ho solo capito che PRONTO è una abbreviazione di SONO PRONTO e che
lo devono dire solo i maschi…..
Maria:
L’importante è che tu stia bene…si è sempre detto PRONTO anche
noi donne…ma forse ora che mi ci fai pensare…
E
cominciano a parlare d’altro.
venerdì 20 aprile 2018
domenica 1 aprile 2018
PASQUA 2018
Auguriamo buone festività
pasquali a voi che leggete questo blog!
La sorpresa nell'uovo di questo anno è
l' importante documento proposto dalla Ministra Fedeli (v. sotto).
Diffondiamolo!
una guida dal Ministero dell'istruzione
linee guida per l'uso del genere nel linguaggio amministrativo del MIUR!!
A volte, anche con le migliori intenzioni, non sappiamo come riscrivere una frase di un volantino o di un documento amministrativo in modo da includere anche noi donne senza essere "pesanti".
Questo breve manuale, elaborato da un gruppo di lavoro qualificato, contiene le basi teoriche e i principi grammaticali sull'uso del genere femminile nella lingua italiana con un'ampia bibliografia e soprattutto una lista di termini, e proposte di interventi sul lessico e sulla sintassi con alcuni utilissimi esempi.
Con una breve prefazione della Ministra Valeria Fedeli, che va dritta ai punti essenziali!
potete scaricare il manuale qui:
http://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Linee_Guida_+per_l_uso_del_genere_nel_linguaggio_amministrativo_del_MIUR_2018.pdf/3c8dfbef-4dfd-475a-8a29-5adc0d7376d8
A volte, anche con le migliori intenzioni, non sappiamo come riscrivere una frase di un volantino o di un documento amministrativo in modo da includere anche noi donne senza essere "pesanti".
Questo breve manuale, elaborato da un gruppo di lavoro qualificato, contiene le basi teoriche e i principi grammaticali sull'uso del genere femminile nella lingua italiana con un'ampia bibliografia e soprattutto una lista di termini, e proposte di interventi sul lessico e sulla sintassi con alcuni utilissimi esempi.
Con una breve prefazione della Ministra Valeria Fedeli, che va dritta ai punti essenziali!
potete scaricare il manuale qui:
http://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Linee_Guida_+per_l_uso_del_genere_nel_linguaggio_amministrativo_del_MIUR_2018.pdf/3c8dfbef-4dfd-475a-8a29-5adc0d7376d8
domenica 11 marzo 2018
CORSO (online) su LINGUA E IDENTITA' DI GENERE
Giuliana Giusti, prof.ssa ordinaria in Glottologia e Linguistica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, c'informa che sono aperte le iscrizioni al corso
MOOC Linguaggio,
identità di genere e lingua italiana, Prodotto
dall'Università Ca' Foscari Venezia.
questo il link:
Obiettivi
del corso:
il corso si prefigge di sviluppare la riflessione consapevole sulla relazione
tra lingua e identità con riferimento al genere. Le ricadute pratiche
riguardano la capacità di applicare le conoscenze per mettere in atto strategie
comunicative che facciano emergere la presenza delle donne in tutti gli ambiti
dell'interazione sociale e del discorso culturale. Ciascuna unità didattica
tratterà un aspetto importante dell'interazione tra lingua e società con
riferimento al genere. L'intento è di sollevare questioni non ancora
completamente affrontate in Italia e allo stesso tempo offrire una competenza
linguistica di base per affrontare temi che sono spesso oggetto di discussione
in ambito sociologico, psicologico, o politico. Nella prima settimana
affronteremo innanzitutto l'interazione strettamente intrecciata tra natura
biologica e natura culturale sia del linguaggio sia del genere. Nella seconda
settimana vedremo più da vicino alcuni aspetti formali e sociali del linguaggio
che interagiscono nella costruzione di identità culturale. Nella terza
settimana vedremo come nelle questioni linguistiche la forma ha una ricaduta
diretta nel significato e come questa stretta corrispondenza si riverbera nella
possibilità di far emergere la presenza delle donne nel discorso culturale. La
quarta settimana si sofferma ad analizzare questioni pratiche di "grammatica di
genere", proponendo soluzioni, risolvendo incertezze linguistiche e motivando
forme consigliate e sconsigliate. Nella quinta settimana parleremo di nomi
comuni e nomi propri, della trasmissione del cognome, e dell'attribuzione dei
nomi ai luoghi delle città.
Impegno
settimanale suggerito:
5 ore a settimana circa. La fruizione dei video e la partecipazione ai forum è
in modalità asincrona, senza restrizioni di orario o di data. L'unica
restrizione sarà di inizio / fine settimana, con una certa flessibilità di
recupero nelle settimane successive.
A
chi si rivolge? A
tutti/le potenziali interessati/e, non sono previsti particolari
prerequisiti.
Come è articolato? Il
corso è articolato in 5 Unità didattiche che consistono in 40-50 minuti di
video-lezioni e in un test a risposta multipla di 10 domande sui contenuti della
lezione. Ogni settimana sarà possibile confrontarsi in un forum.
Come
si verifica l'apprendimento? Tramite
un test consistente in 10 domande a scelta multipla al termine di ciascuna
unità didattica. Il certificato di frequenza è rilasciato rispondendo
correttamente ad almeno 7 domande su 10 di ciascun test (il test prevede due
tentativi di risposta).
venerdì 16 febbraio 2018
bullismo fenomeno femminile?
Guardate la foto di questo articolo apparso sul "Fogliaccio" il 26 gennaio scorso.
Il bullismo a Pisa è un fenomeno femminile? Perché la scelta di questa foto?
Nell'articolo non un cenno alle percentuali di presenze dei due generi nello sport giovanile a Pisa.
L'articolo è firmato da Maria Fantacci, indicata come "Direttore resopnsabile" del giornale.
martedì 30 gennaio 2018
martedì 23 gennaio 2018
BUON 2018 !
Care tutte,
Vi/ci auguriamo un
sereno e attivo 2018
Siamo grate all’uscente
2017 di aver comunque tra incertezze e contraddizioni allargato ad un numero
sempre crescente di donne l’aspirazione ad un linguaggio figurato e parlato non
sessista e non discriminatorio.
E’
cominciato il 2018.
Da questo anno le donne
luterane svedesi hanno deciso che si rivolgeranno in tutti i contesti sia
privati che ufficiali alla loro divinità (Dio) non come fosse di genere
maschile (come è avvenuto fino ad oggi), ma pensandola una entità neutra, al di
là dei generi.
Quindi per loro dal 2018 in poi fine del “Padre nostro..”…e di tutti gli appellativi
al maschile usati fino ad ora.
E per noi?
Le
idee hanno le ali: una volta pensate volano di qua e di là ora portate anche
dalle onde del nostro blog.
Siamo fiduciose...
BUON 2018!
continuate a seguirci e partecipate al blog :-)
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