domenica 31 gennaio 2010

Morte maschile singolare?

Riportiamo un'articolo pubblicato su Pisanotizie, ringraziemo il quotidiano on line per la pubblicazione dell'articolo e chi l'ha scritto per la riflessione.

http://www.pisanotizie.it/index.php/news/lettori_20100105_391262702919.0253.html

Morte maschile singolare?

Risparmiare anche sul rispetto per chi muore?

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Da un manifesto mortuario affisso in questi giorni in città (per esempio in zona Pratale) "E' mancato all'affetto dei suoi cari... Clara " tal del tali, e a scanso di equivoci conosciuta pure con il cognome da sposata. Ma che neppure nella morte ha diritto al suo essere donna! E' mancatO.... Vorrete mica sprecare soldi e attenzione a scrivere “mancata” nel caso di una donna! L'intestazione del manifesto è unica, immodificabile, maschile universale. Forse che il maschile non rappresenta pienamente e totalmente il genere umano? ... O no? MrM

sabato 30 gennaio 2010

Basta articoli di Lidia Ravera

Di seguito un articolo scritto da Lidia ravera sull'Unità che sottoscriviamo con entusiasmo

Basta articoli

http://www.unita.it/news/lidia_ravera/93531/basta_articoli

Avete mai sentito dire “il Fini” o “il Berlusconi”? No. I maschi godono di nome e cognome, oppure cognome e titolo. Oppure titolo e basta: il Presidente, l’Avvocato. Oppure un possessivo che li consegna a se stessi:sua Eccellenza, sua Santità. Le donne, anche se in carriera, rischiano sempre l’articolo. Come mai? Si tratta di tentata reificazione o subdola riduzione di dignità? Angela Merkel è Cancelliere. “La Merkel” sa di malattia infettiva. “Mi sono beccato la merkel”.“La Bindi”, sembra una bicicletta. “La Polverini” una fabbrichetta di laterizi. “La Carfagna”, dà un’idea di bestiolina onnivora, divoratrice di provviste. E la Ministra, con quel fisichetto sottile, non se la merita, una simile evocazione. Allora, per tutte noi, visto che anch’io mi sono stufata di essere “La Ravera”, impegni il suo Alto Ministero per imporre l’articolo determinativo agli uomini o vietarlo nel nominare le donne.

...a volte il genere femminile esiste...

Qualche mese fa è girato in rete questo elenco di termini declinati nei due generi.
Vale la pena riportarlo nel blog perchè a nostro avviso fa sorridere amaramente e riflettere sull'utilizzo del femminile.
Inquietante... :-(

Cortigiano: gentiluomo di corte - Cortigiana: prostituta
Il cubista: artista seguace del cubismo - La cubista: prostituta
Uomo disponibile: tipo gentile e premuroso - Donna disponibile: prostituta
Segretario particolare: portaborse - Segretaria particolare: prostituta
Uomo di strada: uomo duro - Donna di strada: prostituta
Passeggiatore: chi passeggia, chi ama camminare - Passeggiatrice: prostituta
Uomo facile: con cui è facile vivere - Donna facile: prostituta
Zoccolo: calzatura in cui la suola è costituita da un unico pezzo di legno - Zoccola: prostituta
Peripatetico: seguace delle dottrine di Aristotele - Peripatetica: prostituta
Omaccio: uomo dal fisico robusto e dall'aspetto minaccioso - Donnaccia: prostituta
Un professionista: uno che conosce bene il suo lavoro - Una professionista: prostituta
Uomo pubblico: personaggio famoso, in vista - Donna pubblica: prostituta
Intrattenitore: uomo socievole, che tiene la scena, affabulatore - Intrattenitrice: prostituta
Adescatore: uno che coglie al volo persone e situazioni - Adescatrice: prostituta
Uomo senza morale: tipo dissoluto, asociale, spregiudicato – Donna senza morale: prostituta
Uomo molto sportivo: che pratica numerosi sport - Donna molto sportiva: prostituta
Uomo con un passato: chi ha avuto una vita, sconsiderata, ma degna di essere raccontata. – Donna con un passato: prostituta
Maiale: animale da fattoria - Maiala: prostituta
Uomo da poco: miserabile, da compatire - Donna da poco: prostituta
Un torello: un uomo molto forte - Una vacca: una prostituta
Accompagnatore: pianista che suona la base musicale - Accompagnatrice: prostituta
Uomo di malaffare: birbante, disonesto - Donna di malaffare: prostituta
Prezzolato: sicario - Prezzolata: prostituta
Buon uomo: probo, onesto - Buona donna: prostituta
Uomo allegro: un buontempone - Donna allegra: prostituta
Ometto: piccoletto, sgorbio inoffensivo - Donnina: prostituta

sabato 16 gennaio 2010

Demenzialità!!

Alcuni esempi davvero significativi del livello di demenzialità si può raggiungere nelllo sforzo di un'apparente "genericità". Perfino quando l'utente finale è la donna viene usato l'apparentemente "neutro" maschile!!

Di seguito:

Il bollettino interno
di un'azienda:

L'azienda dà spazio alle prevenzio
ne
Come illustrato nel n. ... di ...News in uscita
oggi, l'azienda ha promosso una iniziativa per trattare, con il Dottor ...., il tema del tumore al seno. L'incontro si terrà .... Sono invitati a partecipare tutti i dipendenti del ......

Il contenitore di assorbenti igienici femminili per l'igiene... DEL cliente!!


IL DOTTOR GIOVANNA, medico sessuologo, cura solo i maschietti...
...oppure non si è accortO che anche lei è una femminuccia!!




e...il non plus ultra:

"I pazientI in ...GRAVIDANZA!!!"
in effetti il presunto plurale maschile generico in questo caso era assolutamente indispensabile!!


...aiutaci a riempire questo post con altri esempi, invia materiale alla nostra casella di posta: ilsessismoneilinguaggi@gmail.com


Lettera aperta all'associazione ARCI

Abbiamo scritto all'associazione nazionale ARCI per chiedere che modifichi il suo modulo di adesione.
Speriamo di poterli presto inserire tra i buoni esempi.

Pisa giovedì 14/01/10
Buongiorno, siamo un gruppo di donne che si impegnano per un linguaggio non sessista. Ci siamo accorte che anche involontariamente spesso si usa un linguaggio che esclude la presenza di noi donne.

Per esempio, a proposito del modulo "domanda di adesione del socio al circolo" viene citato solo il socio. Dove sono le socie?
Nella lingua italiana il maschile singolare NON è neutro e quindi non rappresenta anche il femminile.
Ci teniamo particolarmente a fare questa segnalazione proprio perchè l'ARCI, cui siamo tesserate, è una grande associazione che si batte per i diritti, l'uguaglianza ecc.!

Vi segnaliamo quindi i seguenti errori presenti sul modulo 2010:
"il socio"
"l'interessato"
"il delegato"
"il sottoscritto"

E allora? Potreste scrivere "il socia/la socia si impegana a..." oppure "chi si associa..." e così via.

Potete trovare maggiori notizie sul nostro gruppo

Aspettiamo fiduciose e vi salutiamo cordialmente

venerdì 15 gennaio 2010

uomini e profeti

pubblichiamo un interessante scambio con Camaiore, conduttrice della trasmissione "uomini e profeti"

giovedì 12 novembre 2009

A: Redazione Uomini e Profeti
Oggetto: Alla gentile attenzione della sig.ra Gabriella Caramore - A proposito dell'uso del linguaggio

Gentile sig.ra Caramore,
siamo delle donne che da tempo ascoltano la sua bella trasmissione e ci fa piacere che lei sia sensibile all'aspetto femminile dei temi che tratta di volta in volta. Dare voce alle teologhe, alle filosofe, alle mistiche è cosa rara e preziosa e appena ci è possibile ne usufruiamo. Le vorremmo fare delle annotazioni e alcune richieste, sperando ci dia scolto. Sentire ogni volta annunciare "Uomini e profeti" e poi magari ascoltare un'intera trasmissione su Simone Weil ci dispiace: Simone non è un uomo, non è un profeta. Si può fare qualcosa? Spesso puntate intere sulla spiritualità delle donne iraniane, giapponesi, ecc., documenti di cui mai si parla; ma perchè sotto quel titolo? E poi una richiesta: quando ci saluta con la sua bella e pacata voce, perchè ci chiama "ascoltatori"? Noi non siamo uomini,
siamo delle donne. Può fare qualcosa? Altre trasmissioni hanno adottato "ascoltatori e ascoltatrici", e così via.
Facciamo parte di un gruppo che studia l'influenza del linguaggio maschile sulla nostra vita di donne, una delle tante discriminazioni che noi chiamiamo violenza. Come si potrebbe fare perchè la sua trasmissione adotti un linguaggio più corretto, non sessista, rispettoso anche delle ascoltatrici, delle filosofe, ecc.?
Da anni alcuni gruppi di linguiste e militanti femministe in Italia e in altre nazioni studiano e si coordinano per inventare e diffondere un uso non sessista della lingua. Il 23 e il 24 di novembre a Roma, alla Sapienza, si terranno le Giornate di studio su questo tema "Che genere di lingua? Sessismo e potere deiscriminatorio delle parole".
Il nostro gruppo è nato a Pisa, ma ne fanno parte anche donne di altre città, abbiamo anche un divertente blog: www.ilsessismoneilinguaggi.blogspot.com
Grazie per la sua trasmissione, grazie in anticipo per la collaborazione che speriamo ci vorrà dare.
Per il gruppo "Il sessismo nei linguaggi"

Da: uominieprofeti@rai.it
Data: 17/11/2009 20.32
Gentili amiche, grazie per la vostra bella lettera e per il vostro apprezzamento. Quanto al titolo, come ho detto già molte volte, non piace tanto neppure a me, sia per quegli "uomini" che per quei "profeti": tuttavia, lo ripeto, è un titolo talmente "storico" nella rete (credo che sia una delle più antiche trasmissioni di radio tre), che abbiamo deciso di tenerlo, per affezione e per tradizione. Quanto al mio linguaggio, quando si parla di "Menschen" io dico di solito "esseri umani", a meno che non voglia specificare di più la complessità di quegli "esseri"", e allora dico "uomini e donne". Quanto ad altre espressioni, come "ascoltatori", nei quali ovviamente includo anche le "ascoltatrici", scusate, ma talvolta avverto come un po' lezioso lo specificare il genere di chi ascolta, e allora preferisco la più veloce soluzione che la grammatica mi consente.
Oltre al fatto che mi piace anche, forse, tenere "insieme" la famiglia di chi ci ascolta. Conto sul fatto che sia importante dare voce a tutti (e tutte), più che appesantire la grammatica.
Sperando di essere capita, vi mando i miei più cari saluti e auguri di buon lavoro
Gabriella Caramore

UOMINI E PROFETI
www.uominieprofeti.rai.it <http://www.uominieprofeti.rai.it/>
Via Asiago, 10 - 00195 Roma

domenica 10 gennaio 2010

Mi fai male... di Giuliana Giusti, Susanna Regazzoni

edizione cafoscarina: http://www.cafoscarina.it/default2.asp

La violenza contro le donne si estende a tutte le popolazioni, le culture, le classi, le etnie, i livelli di istruzione, di reddito e tutte le fasce di età. Si tratta di un fenomeno che appartiene più alla normalità che alla patologia e riguarda uomini e donne di tutti gli strati sociali e culturali. Si definisce come violenza di genere in quanto legata allo squilibrio esistente nelle relazioni tra i sessi e al desiderio di controllo e di possesso che spesso c’è negli uomini verso le donne.
Nel 2008, in occasione del 25 novembre, giornata internazionale ONU contro la violenza sulle donne e dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, alcuni comitati aderenti alla Conferenza Nazionale dei Comitati Pari Opportunità delle Università italiane hanno promosso iniziative sul tema della violenza nei confronti delle donne. In tal senso, il CPO di Ca’ Foscari ha organizzato il convegno Mi fai male… Contro la violenza alle donne, una rassegna cinematografica e un concorso letterario rivolto alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo dallo stesso titolo. Il presente volume della collana “Materiali e Studi”, raccoglie gli atti di quella giornata.

venerdì 1 gennaio 2010

prossimo appuntamento gruppo 23/01/10

Ciao a tutte e FELICE 2010!!

abbiamo deciso che sabato 23/01 la nostra riunione sarà un pò piu' lunga e prevederà:

una parte di discussione dalle 17 alle 19.30, sugli articoli che potete trovare sul blog

  • La lingua è neutrale rispetto ai sessi? Alcuni elementi per il concetto di comunicazione sessuata - di Adriana Perrotta Rabissi
  • Il sessimo nella lingua - di Clara MAVELLIA
una parte di lavoro per la preparazione della piccola mostra fotografica per il ventennale della casa della donna di Pisa dalle 20.00 alle 22.00.

Pensavamo di mangiare qualcosa insieme, portando ognuna qualcosa.

speriamo di vederci presto.

ciao