Vi ringraziamo per la segnalazione e per l'invito che ci rivolgete. Sulla questione da voi sollevata il Settore Comunicazione di Cesvot ha già avviato una riflessione ma, come potete ben immaginare, non è cosa facile mutare certe forme linguistiche senza trasformare i contesti culturali che le hanno prodotte. Comunque la vostra segnalazione ci sprona ad impegnarci per un uso sempre più corretto e non sessista della lingua nei materiali informativi e promozionali di Cesvot.
Cristiana Guccinelli
Responsabile Settore Comunicazione Cesvot
Abbiamo scritto all'associazione cesvot, sperando che tenga presente la nostra "protesta".
Il linguaggio, e il modo in cui lo usiamo, è il principale mezzo di espressione del pregiudizio e della discriminazione. Non soltanto riflette e tiene in vita ogni pratica e valore discriminatorio della nostra società, ma perpetua idee erronee e stereotipi.
Con la presente segnaliamo che troviamo che i vostri depliant informativi abbiano spesso un risvolto sessista e discriminatorio in quanto nominano sempre e solo il singolare e plurale maschile, oscurando la presenza e l'impegno di centinaia di volontarie.
Sappiamo che una riflessione in questi termini è solo all'inizio, ma fiduciose nella sensibilità e correttezza di chi ci legge, chiediamo che i documenti vengano modificati tenendo sempre presente la presenza (probabilmente maggioritaria) delle donne (corsi per volontari e volontarie).
Segnaliamo che questa e-mail è stata citata sul nostro blog http://ilsessismoneilinguaggi.blogspot.com/ e speriamo di poter presto inserirlo nella sezione: "i buoni esempi".
il sessismo nei linguaggi.
gruppo di studio della Casa della Donna di Pisa
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